Lo stato delle scuole in Italia
- redazione
Lo stato di manutenzione degli edifici, la qualità e l’accessibilità dei servizi per gli studenti, la sicurezza delle strutture, il benessere, l’igiene. Sono solo alcuni degli ambiti presi in esame dall’XI rapporto su sicurezza, qualità e accessibilità a scuola, presentato a Roma il 18 settembre e realizzato dal movimento per la promozione e la tutela dei diritti di cittadini e consumatori Cittadinanzattiva, in collaborazione con l’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm). L’indagine ha interessato 165 istituti di 18 regioni (tutte tranne Valle D’Aosta e Liguria), ed è stata condotta prendendo in esame 446 diversi indicatori.
Palestre e cortili
Al quadro generale in chiaroscuro, non sembra sottrarsi neanche il settore dello sport e dell’attività fisica. Secondo i dati contenuti nel rapporto, quasi un istituto su tre non possiede una palestra interna all’edificio. E, dove anche ci sono, le palestre risultano l’ambiente più impolverato della scuola, spesso tenuto in cattive condizioni: presentano infatti distacchi di intonaco (19% dei casi), muffe e infiltrazioni (24%), barriere architettoniche (18%) o altre fonti di pericolo (23%). Nell’8% dei casi, inoltre, non hanno alcun tipo di attrezzatura e quasi una su due (44%) è priva di cassetta di pronto soccorso. I cortili, presenti nella gran parte delle scuole prese in esame (149 su 165), solo nella metà dei casi vengono utilizzati dagli studenti per fare movimento. Infine, anche se nell’83% dei cortili ci sono aree verdi, queste risultano ben curate nel 65% e attrezzate per le attività sportive soltanto nel 36% dei casi.
Tra le richieste e le proposte che Cittadinanzattiva avanza alle istituzioni competenti sulla base di questa analisi, la priorità è portare a termine il lavoro sull’anagrafe dell’edilizia scolastica affinché si conosca lo stato di ogni singola scuola e le misure più urgenti da realizzare. Ma anche recuperare le vecchie palestre, costruirne di nuove e migliorare le condizioni dei cortili sono interventi necessari per rendere davvero l’attività fisica a scuola un diritto di tutti gli studenti.
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