A Londra, un piano di rilancio per la salute dei cittadini

Promuovere il movimento per diventare la città più salutare del mondo: il sindaco Boris Johnson dà il via a una serie di interventi per aiutare la City a scalare le classifiche.
02/12/2014
  • Debora Serra
Londra e salute

Immagine: 

fonte: www.londonhealthcommission.org.uk

A Londra, l’attività fisica sembra essere stata dimenticata. Sebbene la metà della popolazione abiti vicino al proprio luogo di lavoro, infatti, solo il 13% vi si reca in bici o a piedi. Non solo: quasi 2 milioni di londinesi dichiarano di praticare meno di 30 minuti di attività fisica alla settimana. Sono alcuni dei dati contenuti in “Better Health for London”, documento fortemente voluto dal sindaco Boris Johnson. Il rapporto, a cura della London Health Commission, è stato pubblicato dopo un anno di confronti sullo stato di salute della popolazione e di valutazione delle iniziative in grado di rendere la città, letteralmente, la più salutare del mondo («the world’s healthiest major global city»).

Cambiare mentalità
Oltre 100 pagine di analisi sui principali problemi di salute pubblica della capitale britannica, declinati in diversi settori e ambiti (stili di vita e alimentazione dei più piccoli, nutrizione e attività fisica tra gli adulti, ambiente di lavoro, ambiente domestico, scuola ecc), alla fine presentano un piano strategico di interventi da attuare su più livelli.

Sul fronte dell’esercizio fisico, il report suggerisce che l’inattività e la propensione alla sedentarietà dei londinesi sia soprattutto una questione di mentalità. Una mentalità troppo “comoda”, legata all’idea di volersi spostare sempre e comunque nel modo più veloce e facile. Questo stile di vita, però, negli ultimi anni ha favorito la diffusione di sovrappeso e obesità, condizioni che ormai riguardano ben 3,8 milioni di cittadini.

Tra comunicazione e partnership
Il documento propone così una serie di raccomandazioni mirate all’incremento del movimento. La prima prevede di destinare il 20% del fondo pubblicitario del sistema di trasporti locale a campagne di sensibilizzazione e comunicazione sulla promozione dell’uso delle scale e sull’importanza di raggiungere la quota dei 10 mila passi al giorno. Ma non solo: anche incentivare gli spostamenti a piedi e in bici per andare a lavoro, attraverso un accordo specifico tra il National Health System e la rete dei mezzi pubblici londinesi; favorire iniziative di sostegno alla salute in ufficio, coinvolgendo imprenditori e datori di lavoro (attraverso un sistema di premi a cui accedere dimostrando di aver percorso, a piedi, almeno l’ultimo miglio per arrivare in ufficio); istituire una giornata dedicata a consulenze mediche, esami diagnostici e workshop sui temi della sana alimentazione e dell’attività fisica; infine, invitare le società  calcistiche a sostenere pubblicamente stili di vita sani, promuovendo sfide mirate all’aumento dei livelli di attività fisica tra i tifosi.

L’obiettivo, ambizioso, si basa su un’idea in realtà semplicissima: una grande città deve poter aiutare i suoi cittadini a fare scelte salutari, venendo incontro in particolare alle esigenze delle fasce di popolazione più deboli e vulnerabili.

 

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