L'Emilia Romagna fa salire le scale a piedi

Negli uffici pubblici della Regione una campagna promuove l’uso delle scale, tra polemiche vecchie e attese importanti per la salute delle persone.
01/06/2013
  • Antonino Michienzi
La locandina della campagna "Le scale, musica per la tua salute"

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La locandina della campagna "Le scale, musica per la tua salute"

La sedentarietà è oggi considerata dagli esperti il principale fattore di rischio per lo sviluppo di malattie croniche. E allora diventa importante sfruttare tutte le occasioni della vita quotidiana per riusicre a fare un po' di moto, anche senza palestre o spazi dedicati. Tra i luoghi di vita quotidiana le scale rappresentano uno straordinario “attrezzo” per svolgere attività fisica finalizzata al potenziamento muscolare: con soli 90 gradini al giorno, abbinati ad altri 30 minuti di attività fisica  moderata come camminare un po' in fretta, è possibile incidere sull’aspettativa di vita. È nata da questa consapevolezza la campagna di informazione avviata all’inizio del 2013 dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Anci e Upi (le associazioni dei Comuni e delle Province) e che mira a informare la popolazione proprio sull’utilità di compiere questo comunissimo gesto. La campagna ha portato nei luoghi dove tutte le persone, prima o poi, devono passare (edifici aperti al pubblico di Comuni e Province, le sedi delle aziende Usl, gli ospedali, i poliambulatori) totem, locandine e depliant illustrati dal disegnatore Ro Marcenaro che, con lo slogan Le scale. Musica per la tua salute, inviteranno gli utenti a preferire le scale all’ascensore.

Interventi efficaci e nuove alleanze
«Sono stati condotti molti studi sull’efficacia di questo tipo di interventi di promozione della salute», spiega la responsabile Guadagnare Salute per l’Emilia-Romagna Alba Carola Finarelli. «Sappiamo che, laddove impiegati appropriatamente, sono in grado di cambiare il comportamento anche del 50 per cento della popolazione a cui si rivolgono. Significa che fino alla metà delle persone che vedono i messaggi sceglie di salire le scale a piedi piuttosto che prendere l’ascensore». Il successo, naturalmente, non è garantito; quale sarà la reale efficacia di questo intervento lo si scoprirà nei prossimi mesi, quando sarà sottoposto a una valutazione a campione. Intanto, un primo risultato è stato già raggiunto: la campagna ha consentito di inaugurare o consolidare alleanze tra soggetti istituzionali diversi e che di solito si parlano poco.

«La preparazione non è stata per niente banale», spiega infatti Finarelli. «La realizzazione della campagna è stata preceduta da una fase di consultazione con gli Enti locali, che con un termine un po’ roboante abbiamo definito “tavolo”, e che è stata a lungo criticata. Eppure era un passaggio fondamentale perché l’iniziativa andasse a buon fine. Ci è servito per individuare, tutti insieme, i luoghi in cui posizionare i messaggi e verificare l’idoneità degli ambienti. Solo a quel punto si è potuto passare alla realizzazione dei materiali e alla loro distribuzione», aggiunge.

Superare le vecchie mentalità
Critiche alla campagna sono piovute anche per i suoi costi: 40 mila euro. «”In un momento di crisi spendete 40 mila euro per invitare la gente a fare le scale”, ci è stato detto», racconta la responsabile di Guadagnare Salute. «Gli interventi di promozione della salute rischiano di apparire banali perché devono essere semplici e rivolti al maggior numero possibile di persone. Ma la semplicità è anche la loro forza. Bisogna cambiare mentalità e imparare a valutare costi e benefici anche in questo ambito: 40 mila euro divisi per tutti gli abitanti della Regione vuol dire 0,009 euro a testa per un intervento che la letteratura scientifica ci dice essere efficace e che raggiunge la popolazione di tutta la Regione, di tutte le province, di tutte le aziende Usl dove ci siano delle scale. Non si può davvero parlare di spesa eccessiva», puntualizza Finarelli.

Peraltro, con esperienze simili si misurano anche diversi Paesi, tra queste è ormai famosa quella realizzata nella metropolitana di Stoccolma, ora imitata anche da Milano.

Altre iniziative in vista
Per le prossime settimane, intanto, in Emilia Romagna è attesa la pubblicazione di un bando per promuovere e rafforzare interventi di promozione della salute nelle comunità. Lo stanziamento di quasi 300 mila euro finanzierà sei progetti sviluppati direttamente dalle Usl (devono lavorare almeno in coppia) e rivolgersi a una popolazione di almeno 10 mila abitanti. «Vogliamo innanzitutto cercare di favorire la realizzazione di interventi che promuovano uno stile di vita salutare tout court tralasciando per un attimo l’approccio verso il singolo fattore di rischio. Il secondo obiettivo è favorire la collaborazione tra diverse realtà sanitarie. Infine cerchiamo di valorizzare il livello locale ma integrandolo con quello regionale», conclude Finarelli.

La campagna

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