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Vita attiva e sport, Strategie
Google Fit
17/09/2014
Stefano Menna

Dopo mesi di indiscrezioni, la conferma è arrivata poche settimane fa dai vertici di Mountain View: Google torna a puntare forte sulla salute. Dopo lo sfortunato lancio (subito abortito, anche per motivi legali) di “Health” nel 2012, Big G ha infatti deciso per un rientro in grande stile sul mercato della forma fisica e del benessere. E lo fa investendo su Fit, la nuova piattaforma per fitness e salute annunciata alla conferenza degli sviluppatori di fine giugno e resa accessibile in formato preview lo scorso agosto.

Vita attiva e sport
il primo compleanno di azioni quotidiane
30/05/2014
redazione

Più di 130 articoli pubblicati e 22 newsletter inviate sono stati in grado di catturare l’attenzione degli oltre 9.500 utenti unici che hanno visitato il nostro sito dal 1 giugno 2013. Giorno in cui siamo sbarcati sul web con un prodotto giornalistico che ha scelto di porre l'accento su tutto quello che per ognuno di noi è possibile fare nell'arco della giornata - le “azioni quotidiane”, appunto - per mettere in pratica quei comportamenti che ci aiutano a vivere meglio e in salute.

Stili di vita, Vita attiva e sport, Strategie
salute e smartphone
17/09/2014
Giulia Annovi

È possibile valutare l'efficacia e il contributo di un'app per smartphone e tablet nel diminuire la sedentarietà? A tentare una misurazione credibile ci ha provato un recente articolo apparso sulla rivista medico-scientifica Plos One.

Stili di vita, Vita attiva e sport, Evidenze scientifiche
big data e salute
17/09/2014
Milly Barba

Le persone colpite da una malattia cronica sarebbero più costanti nell’utilizzo di dispositivi medicali elettronici, modificando così in modo sostanziale e duraturo il proprio stile di vita. È quanto emerso da uno studio condotto dai ricercatori della Oxford University e pubblicato il mese scorso su Jama.

Stili di vita, Vita attiva e sport, Evidenze scientifiche
app e fitness
17/09/2014
Maria Rosa Valetto

Costi contenuti, diffusione capillare, relativa semplicità d’uso. Man mano che si affacciano sulla scena della sanità pubblica gli strumenti del web 2.0 e le app, si fa sempre più strada l’idea che rappresentino un’opportunità per migliorare la salute della popolazione senza ricorrere a pratiche medicalizzanti.