Ascolta il file audio mp3 con le interviste.
mobilità
Ha compiuto da poco 11 anni il car sharing di Torino ma, per una iniziativa come questa, sembra già l’età della piena maturità. La mappa dei parcheggi si popola di nuovi punti di presa e consegna dei veicoli e i numeri sono sempre più confortanti.
Una signora indaffarata a potare le piantine aromatiche nell’orto di quartiere, un turista che si ferma a leggere la guida scendendo dalla bicicletta affittata nel bike sharing cittadino, un ragazzo che lascia la macchina nell’ultimo parcheggio di scambio al margine dell’area pedonale del centro. Siamo a Strasburgo.
La pedonalizzazione completa di tre piazze, l’ampliamento h24 della zona a traffico limitato per l’accesso in città, la realizzazione di parcheggi di scambio, l’attivazione di bus navetta per il centro. Quando, nel maggio scorso, la Giunta comunale di Pistoia decide di aderire al concorso “Città amiche del camminare 2013” bandito da ministero dell’Ambiente e Federtrek, sono già in corso una serie di iniziative mirate alla promozione della mobilità attiva e intermodale.
Sono passati più di dodici anni dall’avvento del car sharing a Milano. Era infatti il 22 settembre 2001, giornata europea senz'auto, quando prese il via un piccolo progetto di Legambiente che contava su appena 3 macchine e 20 soci utilizzatori. Da allora le macchine in condivisone hanno fatto parecchia strada tra i Navigli. Tanto che oggi il car sharing rappresenta una leva importante per la riduzione del traffico e il miglioramento della qualità della vita dei milanesi.